Promotori dell'appello:

Enrico Rossi

Claudio Martini

Vannino Chiti

Quanto sta accadendo alla GKN Driveline di Campi Bisenzio non è accettabile: 422 lavoratrici e lavoratori licenziati con una mail, una realtà industriale, che affonda le sue radici nella storia fiorentina, chiusa senza appello.

È uno sfregio al mondo del lavoro in Toscana, già duramente provato dalla vicenda della Bekaert di Figline e da altri episodi di crisi e licenziamenti.

Il nostro territorio sta soffrendo da tempo e non merita che la situazione venga aggravata da decisioni unilaterali sottratte ad ogni forma di dialogo sociale.

La nostra Regione non può essere un terreno di conquista per multinazionali senza scrupoli attente solo al profitto immediato e alla speculazione finanziaria e non alla produzione e al lavoro.

Associazioni, Organizzazioni sociali e sindacali, personalità politiche e istituzionali, della società, movimenti e partiti politici e associativi, cittadinanza devono mobilitarsi.

Chiamiamo a raccolta tutta la società toscana per sostenere e dare valore alla lotta dei lavoratori della GKN, che stanno conducendo una battaglia difficile e complicata per riaprire una nuova prospettiva alla loro azienda, rimettendo al centro i diritti e la vita delle persone.

Nella nostra Regione da sempre è esistita un’attenzione forte alle condizioni dei lavoratori, con la convinzione che per affermare l’interesse generale sia necessario sviluppare l’inclusione sociale e il benessere diffuso.

Per questo abbiamo deciso di promuovere un Comitato di Sostegno alla lotta dei lavoratori GKN Driveline di Campi Bisenzio allo scopo di contribuire a dare più forza a questa vertenza con il supporto di tutti coloro che vorranno aderire.

La Toscana non deve lasciare soli quei lavoratori. La loro battaglia è la battaglia di tutti noi.

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Hanno aderito